Woodstore Quintet nasce in Sardegna nel 2000.
Il suo nome -Woodstore significa all'incirca "legnaia"- fa riferimento al luogo
insolito (un ampio, silenzioso laboratorio artigianale) che ha visto muovere i primi passi di questa formazione jazz.

Nel corso degli anni il Woodstore Quintet diventa
una sorta di laboratorio musicale all’interno del quale convergono stili, suggestioni e materiale creativo provenienti da ambiti eterogenei che esprimono le esperienze dei singoli musicisti: in questo modo ogni progetto del WQ gode di piena identità, dalle performances di musica ed immagini, alla esplorazione di ambiti musicali non esclusivamente jazzistici, alle collaborazioni con artisti di grande personalità e differenti culture.

I suoi componenti convergono verso questo progetto musicale comune dopo aver singolarmente maturato collaborazioni in tante formazioni (big band, combos, orchestre) ed esperienze al fianco di illustri nomi del jazz contemporaneo.
A solo pochi mesi dalla sua nascita, il Woodstore Quintet vince il primo premio nella sezione "esecuzione" al concorso internazionale BargaJazz 2001 (luglio/agosto 2001). In seguito la formazione è chiamata ad esibirsi in varie manifestazioni e rassegne jazz come To Be in Jazz, Uanciùfree..jazz, AprilJazz, Time in Jazz, Musica sulle Bocche, Animanera Jazz&Soul etc.

A dimostrazione della grande apertura verso differenti ambiti musicali e alla integrazione con altri musicisti, la formazione, affiancata per l'occasione dal violoncellista Ernst Reijseger, viene poi chiamata ad interpretare le musiche del film “Steamboat Bill Jr”, composte e dirette da Bruno Tommaso, esibendosi assieme alla Orchestra Jazz della Sardegna durante "Scrivere in Jazz 2002".

A partire dal 2003, la formazione integra nel suo organico (Massimo Carboni saxes, Mariano Tedde piano, Paolo Spanu contrabbasso, Gianni Filindeu batteria) i musicisti più congeniali alla esecuzione dei propri progetti musicali: così è nata la collaborazione con il trombettista Flavio Boltro, il chitarrista Angelo Lazzeri o con la straordinaria voce di Maria Pia De Vito per il progetto speciale "Roads under construction" (che vede la formazione confrontarsi con il mondo della musica pop/rock), fino al sodalizio con il grande trombettista americano Tim Hagans, con il quale il Woodstore Quintet ha registrato un nuovo lavoro discografico.

Ancora più recenti le collaborazioni con altri importanti musicisti tra i quali il trombettista americano Tom Kirkpatrick (con cui il Woodstore Quintet si esibisce all' Italian Jazz Festival di Londra), l'olandese Eric Vloeimans (con il quale nel 2005 la formazione partecipa al festival Terni in Jazz Fest #5 e alla Rassegna Concerti dei XVII Seminari Nuoro Jazz) e ancora il trombettista Andy Gravish che a partire dal 2006 diventa parte integrante dell'organico del Woodstore Quintet. Con questo organico il Woodstore Quintet ha avuto modo di esibirsi in tanti festival jazz e rassegna (tra queste Villa Celimontana-Roma, Viggiano Jazz, To Be in Jazz, European Jazz Expò etc.)

Woodstore Quintet ha registrato nell'ottobre 2001 il suo primo lavoro discografico: il CD "Distanza" che è stato pubblicato dalla Splasc(h) records nel giugno 2002. La formazione compare anche nel compact disc "Live all' Ambra Day - Estate 2002". Nel 2004 la formazione è tornata in sala di registrazione per la realizzazione del nuovo lavoro discografico realizzato insieme al trombettista Tim Hagans e che ospita anche la voce di Maria Pia De Vito. Il compact disc, intitolato "41st Parallel", pubblicato nell'autunno 2005 dalla etichetta tedesca Nagel Heyer Records, è stato selezionato come "Album of the week" dal giornale inglese "The Independent" (1/2006)
Un nuovo lavoro discografico del Woodstore Quintet verrà pubblicato nel corso del 2010.

The Independent (Uk) ...bright arrangements and engaging solos (...) 41st Parallel it's a highly enjoyable album with a nod to yesteryear and a few innovations.” 

Musica Jazz (Italia) ...41st Parallel... un disco di spessore e un modo molto intelligente di riconsiderare il passato.

The Irish Times (Ireland) ...a fine, tight, well-focused band...

Jazz Notes  (France) ...Woodstore Quintet dispense un charme certain, naviguant dans un univers inspiré d'une qualité d'une belle amplitude. A la fois étonnant, très bien fait, et constamment renouvelé.

JazzIt (Italia) …nuovo disco e ribalta internazionale per il Woodstore Quintet, unica formazione italiana a incidere per la prestigiosa etichetta tedesca Nagel Heyer. “41st Parallel” è impreziosito dalla presenza di Tim Hagans e Maria Pia De Vito ed esprime una musica cosmopolita, di grande impatto e di freschissima impostazione…
 



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